Antonio Manta
La Cambogia è una terra che si insinua nell'anima, che avvolge i sensi e lascia un segno indelebile. È impossibile raccontarla in un'unica narrazione, troppo vasta e mutevole per essere racchiusa in una sola storia, troppo ricca di contrasti per essere sintetizzata in un'unica visione. È un paese di sorrisi luminosi e di sguardi profondi, di tradizioni antichissime e di modernità che avanza, di bellezza struggente e di cicatrici ancora visibili, segni di un passato che continua a convivere con il presente.
Quando nel 2015 ho iniziato questo viaggio fotografico, pensavo di poter raccogliere immagini che raccontassero il cuore di questa terra. Ma ben presto ho compreso che la Cambogia non si lascia catturare in un solo scatto, in una sola esperienza, in un solo progetto. Ogni viaggio ha aggiunto tasselli a un mosaico che continua ad espandersi, lasciandomi sempre con la sensazione di aver appena sfiorato la superficie. Molti viaggi dopo, la mia sete di conoscenza e di racconto non si è placata: anzi, è cresciuta.
Le fotografie raccolte in questo libro non sono una conclusione, né un tentativo di esaustività. Sono, piuttosto, appuntiti visivi, tracce di un percorso in divenire. Sono frammenti di storie, attimi di vita colti al volo, dettagli che mi hanno colpito e che meritano di essere approfonditi. Ogni immagine è una suggestione, un punto di partenza per futuri progetti che possano sperare di ripristinare, almeno in parte, la complessità e la profondità di questa terra, con le sue storie, i suoi volti e le sue infinite sfumature.
La Cambogia non si lascia raccontare con una sola voce. È fatta di mille volti, di innumerevoli storie, di luci e ombre che si intrecciano in un continuo gioco di contrasti. Questo libro è un invito a guardare più da vicino, a perdersi tra i dettagli, a lasciarsi trasportare dai gesti, dagli sguardi. È un promemoria per me stesso: tornare, ancora e ancora, per continuare a scoprire, a osservare, a comprendere.